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3 diritti e 3 doveri del cercatore d'oro e di minerali in Piemonte: la normativa regionale

Tempo di lettura (10 minuti)

Che cosa imparerai in questo articolo

  1. Le Alpi e gli Appennini sono fonti importanti di campioni di minerali da collezione sia storicamente sia in tempi moderni;

  2. Il Piemonte è una delle regioni più gemmifere italiane ma possiede un regolamento regionale;

  3. Ogni collezionista ed appassionato deve informarsi sulle normative in corso prima di iniziare a cercare i minerali.

In questo articolo, andrò a parlarvi delle regole in corso in Piemonte per quanto riguarda la ricerca dei minerali, al cui interno ricade anche la nostra disciplina, cioè la ricerca dell'oro. In viola riporterò fedelmente i frammenti del testo a cui faccio riferimento.


Vi consiglio la lettura completa della normativa nel caso in cui aveste dei dubbi in merito. Rimango come sempre a disposizione per le vostre curiosità.


Importanti premesse riguardo la normativa vigente


Faccio subito queste "rapide" premesse:

La legge vigente pone la ricerca dell'oro in Piemonte in una categoria ben precisa: la raccolta di minerali a scopo collezionistico, didattico e scientifico. Se notate non è compreso "a scopo economico". Quindi, non è intesa questa disciplina come funzionale a generare un reddito vero e proprio.

Cit. "La Regione, al fine di una migliore conservazione del patrimonio naturale e della tutela ambientale, disciplina con la presente legge la ricerca e la raccolta di minerali esclusivamente a scopo collezionistico, didattico e scientifico." [articolo 1, comma 1]


C'è solo un articolo della normativa che parla direttamente della nostra attività come vedremo (articolo 7, comma 2). Tutti gli altri non sono direttamente connessi ma creano una sorta di "quadro generale" in cui il nostro hobby giace. Per farvi un esempio, anche i cercatori di minerali in senso lato in Piemonte devono rifarsi alle stesse regole con cui noi abbiamo a che fare. E' importante sottolineare che la normativa in questione è stata scritta in un senso più generico verso i cercatori di minerali come si vedrà;


Solamente le regioni del nord-ovest italiane hanno nella loro normativa regionale delle regole direttamente legate alla disciplina della ricerca dell'oro. In altre regioni italiane, spesso vi sono normative più blande, oppure altamente specifiche per tutelare i siti di valore naturalistico presenti.



si tratta a mio parere di un testo che risente del tempo, in quanto ha già ben "25 anni di vita". Molte sono le attrezzature innovative e le tecniche di ricerca importate dall'estero che dovrebbero avere una specifica risposta nel testo di legge ma che invece vengono spesso interpretate in un modo non soddisfacente sia da parte degli amatori, sia dalla regione medesima. Infatti, nell'idea maggiormente performante, il testo di legge andrebbe aggiornato nel tempo. Le interpretazioni sono poi suffragate dagli amatori stessi, quando servirebbe un parere superpartes dell'ufficio competente, fedelmente al testo. Come capirete, questo connubio è tutto meno che semplice. Il mio parere personale è quello che la normativa in questione debba essere rispolverata dalle autorità competenti in collaborazione con chi apprezza questo fantastico hobby, in maniera da produrre un regolamento coerente, non soffocante ed aggiornato


Ora passiamo a parlare delle regole vere e proprie e facendo sempre riferimento al testo di legge che vi ho riportato sopra, cercherò di farvi notare 3 diritti e 3 doveri che avrete una volta iscritti al registro regionale dei raccoglitori. Partiamo dai doveri:


I 3 doveri dei cercatori di minerali in PIEMONTE

1. E' obbligatorio per chiunque voglia iniziare a cercare minerali in Piemonte (di cui le pagliuzze e granuli d'oro fan parte), comunicarlo all'ufficio minerario regionale, compilando questo modulo e seguendo la procedura online (ultimamente questo iter non funziona e bisogna scrivere direttamente una mail al settore estrattivo: settore.estrattivo@regione.piemonte.it ). L'iscrizione a questo registro è l'inizio della vostra attività, inoltre è in forma completamente gratuita e non possiede una scadenza. Vi verrà rilasciato e spedito a casa un tesserino che dovrete avere sempre con voi durante le vostre prospezioni ed attività e vi potrà essere richiesto dalle autorità. Il tesserino è inoltre "non cedibile";

Cit. "La Regione istituisce un registro regionale dei raccoglitori e ricercatori di minerali. Chiunque intenda svolgere tale attività nell'ambito della presente legge, è tenuto a darne comunicazione scritta al Presidente della Giunta Regionale, che entro sessanta giorni dalla data di ricevimento rilascia apposito attestato di iscrizione che costituisce autorizzazione allo svolgimento dell'attività stessa." [articolo 2, comma 1 e 2]

2. Non è possibile utilizzare alcuni strumenti e tecniche che riporto:

Cit. "Ai fini della presente legge è consentito esclusivamente l'impiego di attrezzature di tipo manuale, consistenti nella fattispecie in martelli, mazze dal peso massimo di cinque chilogrammi, scalpelli, piccozze, picconi, badili ed altri attrezzi di lunghezza non superiore a un metro e sessanta centimetri.

È vietato l'uso di esplosivi, l'impiego di sostanze chimiche e l'utilizzo di qualsiasi mezzo meccanico o a motore." [articolo 4, comma 1 e 2]

Come potete leggere, sembra più una lista per i cercatori di minerali che per i cercatori d'oro in senso stretto. Al fiume, noi cercatori d'oro di solito non utilizziamo martelli o mazze, scalpelli, sostanze chimiche o esplosivi. Invece, noi usiamo solo alcuni degli strumenti della lista, quali per esempio piccozze, badili e picconi. Ad esempio, alcune canaline potrebbero essere più lunghe di tale limite, oppure alcune leve per aprire le fessure lungo i rii montati. Per quanto riguarda il divieto di qualsiasi mezzo meccanico o a motore, a noi cambia moltissimo "le carte in tavola".

Vuol dire niente "Highbanking", cioè non è legale in Piemonte utilizzare pompe idrauliche, le quali possono essere sia viste come "meccaniche" sia a "motore", per movimentare l'acqua. Come potete anche voi vedere, non c'è scritto "è fatto divieto di utilizzare canaline con pompe idrauliche" ma visto che la pompa funziona secondo tale principio meccanico, non può essere usata di conseguenza. Trovo anche importante l'aspetto: "è consentito esclusivamente l'impiego di attrezzature di tipo manuale". Infatti, questo inquadra la ricerca dell'oro in Piemonte in modo che difficilmente potrà mai andare oltre al mero hobby.


I divieti in Piemonte per cercare i minerali (es. oro e gemme grezze)


Ricapitolando:

  • no escavatori (è un hobby, non un attività mineraria)

  • no pompe idrauliche (le canalette vanno piazzate nel fiume, sfruttando la naturale corrente idrica)

  • no esplosivi (non ci servono a nulla)

  • no sostanze chimiche (le pagliuzze si raccolgono senza sostanze chimiche)

  • no idrovore (non si aspirano i fondali, quindi non è consentito il dredging)

  • no Highbanking (le canalette vanno piazzate nel fiume, senza l'ausilio di pompe idrauliche o a motore)

I 3 diritti in Piemonte per cercare i minerali (es. oro e gemme grezze)

  • sì strumenti manuali (es. piccozze, sessole, pale, palette, etc.)

  • sì estrazione manuale

  • sì lavaggio con canaletta piazzata sfruttando la corrente del fiume


La ricerca dell'oro in Piemonte è una pratica che dall'entrata in vigore della legge n.51 del 1995 si è trasformata in un hobby incentrato sugli ambiti collezionistici, didattici e scientifici. L'oro è diffuso nelle sabbie aurifere della Pianura Padana ed è nostro dovere e piacere divulgare le tradizioni che ci sono arrivate finora, godendo noi stessi dei nostri piccoli ritrovamenti al fiume.


I parchi naturali sono vietati per la ricerca dei minerali e fossili

Non è possibile fare ricerca in Parchi Naturali, Siti ad interesse comunitario o in zone protette in generale. Inoltre, l'estrazione dei sedimenti auriferi non deve comportare mutamenti morfologici permanenti, danni all'ecosistema e interferire con la flora o la fauna (non scavate quindi i costoni lungo i fiumi per esempio).

Nelle aree libere invece conviene ripristinare le trincee di scavo man mano che procedete con la vostra giornata al fiume. E' inoltre vietata la ricerca dell'oro a scopo amatoriale nelle cavità o nelle antiche miniere abbandonate.


Cit. "La ricerca e la raccolta dei minerali non devono recare alterazioni permanenti all'ambiente naturale. È fatto obbligo al ricercatore ed al raccoglitore di procedere all'immediato ripristino del sito in modo il più possibile adeguato alle caratteristiche originarie della zona." [articolo 5, comma 1 e 2]


Come non nominare la massima quantità che oggi giorno riusciamo legalmente ad estrarre in Piemonte? Secondo la normativa sono ben 5 (cinque) grammi a persona. E' una quantità molto generosa, considerando che potenzialmente il valore di 5 grammi d'oro si aggira sui 200 euro! Tralasciando ora il valore economico, in quanto la normativa si affaccia su quello didattico, scientifico e collezionistico, posso affermare sinceramente che arrivare a trovare una località che fornisca 5 grammi al giorno è eccezionale.


Nella media dei fiumi auriferi piemontesi questi potrebbero essere i vostri raccolti:

  • Nel momento in cui iniziate le vostre attività: 0.1-0.3 grammi / giornata;

  • Nel momento in cui troverete una località redditizia: 0.4-1 grammi / giornata;

Un problema da non sottovalutare è la continuità del giacimento, come cambia la concentrazione dell'oro nell'arco delle giornate? Si spera migliori con lo sfruttamento ma vi accorgerete presto che tende di solito a scendere. Ciò significa che i sedimenti molto arricchiti in oro sono di solito anche molto localizzati e vengono sfruttati in poco tempo.

Cit. "Nei giacimenti secondari auriferi è consentita la raccolta di un quantitativo giornaliero non superiore a cinque grammi per persona, ferme restando le competenze del distretto minerario competente." [articolo 7, comma 2]


I diritti di concessione o prelazione dei "posti buoni" per i collezionisti

In Piemonte, chi cerca oro dal punto di vista amatoriale, quindi senza la costituzione di regolare azienda di ricerca mineraria, non ha diritto di prelazione e concessione. Ciò significa che anche se sarai il primo a trovare un deposito aurifero lungo il fiume, anche altri cercatori come te, potranno sfruttarlo ed avranno i tuoi stessi diritti. Non puoi legalmente mettere dei paletti, isolare la località e considerarla di tuo unico possesso.


Cit. "Nell'ambito della ricerca e della raccolta di minerali non sono consentiti rapporti di concessione o convenzionali con diritto di esclusiva. È fatto divieto di ricerca e raccolta di campioni di minerali in grotte o cavità naturali di origine carsica." [articolo 6, comma 1 e 2]


Non è un caso che i cercatori d'oro amatoriali tengano segrete le loro località di ricerca, in quanto questo è l'unico modo per evitare malintesi e malumori una volta che si è trovata una località degna della propria attenzione ma cercando di tenere distanti eventuali concorrenti.


Il Metal detecting per rilevare minerali da collezione

Dallo scambio di e-mail avuto con la regione, si è compreso che la ricerca dell'oro lungo i fiumi piemontesi è permessa con l'ausilio del Metal Detector. Logicamente, questa segue le medesime regole prima illustrate (non nei parchi, etc.), però bisogna anche considerare che si applica la normativa che regolamenta l'uso dei Metal Detector. Infatti, è possibile rinvenire dei manufatti bellici, oppure di valore archeologico. In entrambi i casi c'è un preciso iter da seguire e vi rimando al seguente articolo per eventuali vostri interessi (Clicca qui).


L'uso del Metal Detector nella ricerca dell'oro in Piemonte è molto affascinante ed apre nuove opportunità ogni volta che un nuovo strumento entra nel mercato globale. E' possibile ritrovare pepite sempre più minute ed in località anguste di ricerca. Considerate però che spesso avrete a che fare con fiumi ricchi di sporcizia metallica, in questi casi conviene condurre una ricerca più convenzionale con piatto e canaletta.


Conclusioni

Lungi dall'aver coperto tutti gli argomenti inerenti la ricerca dell'oro dal punto di vista normativo in Piemonte, spero di avervi delineato alcuni degli aspetti che ho trovato più interessanti. Vi consiglio comunque di "prendere in mano" il testo che ho citato e rileggerlo a vostra volta, in modo che se qualcosa mi fosse sfuggito, sarà possibile arricchire questo articolo, fornendo un supporto coerente e utile a tutti i curiosi e i neofiti nella ricerca dell'oro. Inoltre, alcuni articoli non li ho trattati approfonditamente. Per esempio, è possibile fare ricerca in alcune aree protette dal momento in cui si ottengono i relativi permessi dall'ente in questione, nel caso in cui vi possa essere un obiettivo di studio scientifico di riguardo nei limiti del parco. Logicamente, l'ente potrà imporvi una serie di regole addizionali ma non è del tutto vero che "la ricerca dell'oro è morta nei parchi piemontesi". E' possibile perseguire questo intento con le giuste prerogative ed autorizzazioni.

Un altro consiglio è quello di informarvi adeguatamente prima di andare al fiume che volete esplorare, altrimenti potreste essere fermati e multati. I limiti dei parchi sono in continuo mutamento ma alcuni di questi potrete trovarli qui: aree protette in Piemonte.

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