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GOLD RUSH ITALIA: storia di una febbre dell'oro moderna made in Italy

Aggiornamento: 7 lug 2023

La ricerca dell'oro può rendere come un lavoro "vero"? Oppure è un semplice hobby


Tempo di lettura (4 minuti)

Che cosa imparerai in questo articolo

  1. I greti dei fiumi italiani nascondono un tesoro ancora da trovare in pepite e pagliuzze d'oro!

  2. La ricerca delle pagliuzze e pepite d'oro in Italia sta subendo una nuova corsa all'oro;

  3. Se non sai come cercare e trovare l'oro, questo articolo fa per te (ricorda che organizzo escursioni e corsi esclusivi).


Spesso mi viene chiesto quanto oro riesca ad estrarre al giorno, oppure in un mese o in anno. La realtà dei fatti è che non c'è una vera e propria risposta se non un numero alquanto "sterile". Infatti, per ricavare questo semplice numero, è necessario pesare il quantitativo di metallo prezioso ripulito dagli altri granuli minerali pesanti, quali per esempio magnetite e granato. La bilancia vi fornirà un valore ma quanto questo numero è veramente "completo"?

Soprattutto, quanto dell'oro ricavabile dal sedimenti aurifero avete perso, cercando di trattenerlo invece? Quante esperienze avete vissuto cercando quell'oro?

Snoccioliamo qualche riflessione in questo articolo.



La ricerca dell'oro in Italia: LA FEBBRE DELL'ORO MODERNA

Siamo veramente fortunati! Moltissimi sono i rii ed i fiumi auriferi dimenticati lungo le nostre montagne che nascondono un ricco bottino costituito da pepite d'oro! Logicamente, è una vera sfida trovare queste trappole naturali e non tutte le regioni in Italia sono provviste del metallo aureo. Si tratta di località molto esigue in dimensioni, magari solo qualche metro quadro di estensione! Per esempio si possono trovare ai piedi di una cascata, oppure lungo una sottilissima fessura incassata nella roccia della montagna. L'oro è un metallo prezioso denso e pesante. Durante le piene idriche ed i forti temporali viene smosso lungo il greto, trasportato verso valle assieme ai sedimenti fluviali. Tipicamente, viene trascinato lungo il fondo dell'alveo del torrente ed è alquanto "pigro"! Si ferma il prima possibile! Ecco come mai alcune fessure sono molto ricche d'oro, mentre molte altre hanno poco o nulla. In ogni caso si suddividono principalmente in Italia due tipologie di ricerca, le quali forniscono diverse probabilità di rendita mensile, tutto meno che scontata:

La ricerca delle pepite d'oro in Montagna:

  1. Si trova raramente qualcosa;

  2. Quando si trova, spesso si ha a che fare con depositi importanti (diversi grammi, anche decine);

  3. Sovente sono località inedite.

La ricerca delle pagliuzze d'oro in Pianura:

  1. Si trova spesso qualcosa;

  2. Quando si trova la curva aurifera giusta, spesso si trovano grammi d'oro (anche decine);

  3. Ogni piena può arricchire nuovamente.

La ricerca dell'oro parte da una minuta pagliuzza d'oro scoperta e prosegue a monte, esplorando le vallate cercando le vene d'oro nativo!

DOVE CERCARE L'ORO

Nel corso degli ultimi anni, ho dedicato la maggioranza delle mie uscite agli effimeri rii di montagna ed in particolare ad alcune vallate alpine, quali per esempio la Valle Orco, Sangone, Susa, Varaita, Chisone, Pellice, Po e molte altre. Abito nei paraggi e mi risulta rapida l'accessibilità alle località di ricerca.


Sono anche un pizzico fortunato, al principio non pensavo assolutamente di quanto oro sarei riuscito a trovare proprio in queste aree, le quali non sono rinomate per la presenza di questo metallo prezioso sulle fonti storiche.

La ricerca delle pepite d'oro lungo le Alpi italiane è molto affascinante. Non si tratta solo di trovare arricchimento aurifero, il quale può essere anche ingente! Cioè contare diversi grammi per giornata. Si tratta più che altro di seguire effimeri indizi sparsi lungo il greto del torrente. Risalendolo infatti, è possibile trovare l'agognato tesoro. Una volta sfruttato, difficilmente si "ricaricherà" e così dovrete cercarvi un altro posto, oppure "continuare a sbatterci il naso", qualcosa esce sempre. Ciò significa che ogni fessura lungo il bedrock roccioso ha potenzialità di fornire qualche indizio. Per esempio, avvicinandosi all'arricchimento, si noteranno dei granuli d'oro di solito di maggiori dimensioni, con orli sfrangiati oppure morfologie filiformi. Sono indizi che quell'oro non ha viaggiato molto nel fiume e con ogni probabilità siete vicini al vostro piccolo tesoro.

Per imparare a cercare l'oro conviene cercare le minute pagliuzze dove sono più abbondanti, per esempio lungo le punte aurifere. Una volte però concentrate in un sedimento ricco di magnetite e granato conviene utilizzare strumenti professionali per suddividere il metallo prezioso.

Cercare le pepite d'oro: la mia esperienza

L'oro è dove lo si trova, ma risulta più semplice trovarlo dove altri sono già stati, magari qualcosa hanno dimenticato nel passato. Eppure, la vera sfida è proprio trovare l'oro dove altri non lo hanno mai cercato. E' solo lì che si dimostra di avere la stoffa! Così ho fatto, ho avuto successo qualche volta, spesso ho fatto un buco nell'acqua ma l'esplorazione è fatta così! Non si può sempre vincere.

I colleghi: i miei compagni di scavo

Lungo il mio cammino ho incontrato una persona che nell'arco delle stagioni aurifere è diventato un mio amico fidato. Dovete sapere che la ricerca dell'oro e delle pietre preziose spesso viene paragonata alla raccolta dei funghi! In sostanza, chi cerca i funghi non condividerà assolutamente le sue località di ricerca. Nella stessa maniera, le vene d'oro, piuttosto che le fessure aurifere migliori tenute in gran segreto. Capite subito quanto sia diversa la ricerca delle pagliuzze d'oro lungo i grandi fiumi che solcano la pianura, rispetto invece alla caccia delle pepite d'oro in montagna.

Così ho proseguito le mie prospezioni con il mio amico Luca Calabrese (lucakiss70 se volete cercarlo su Youtube), il quale mi ha insegnato veramente molto! E' un rodato cercatore d'oro australiano e presto o tardi sarà la volta che invece di cercare (e si spera trovare le pepite d'oro in Italia), andremo a ricercarle in Australia.

Chiudendo la stagione aurifera 2020, peso quindi il ricavato delle mie uscite al fiume e rimango soddisfatto vedendo quasi un'oncia d'oro (ca. 31 grammi). Questo valore però è sterile perché i ricordi migliori sono le emozioni che ho provato vedendo chi ho accompagnato al fiume, cercare e trovare la sua prima pagliuzza d'oro.




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