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Che cosa imparerai in questo articolo
In Australia vi furono a fine 1800 importanti corse all'oro;
In Italia la corsa all'oro iniziò invece con i Romani, ben 2000 anni fa!
Ancora oggi si può trovare l'oro in Italia. Infatti, organizzo escursioni in cui cerchiamo le pagliuzze d'oro e i minerali.
La corsa all'oro in Australia nel Nuovo Galles
La corsa dell'oro in Australia iniziò nel Nuovo Galles del Sud e nella zona centrale del Victoria nel 1851. In poco tempo, migliaia di improvvisati minatori si cimentarono nella ricerca del prezioso metallo, alcune volte con fortuna e spesso con fallimenti. Intanto, la notizia si diffuse a macchia d'olio e non ci volle molto che arrivarono ondate migratorie impressionanti, soprattutto dalla Cina e dalla California. Oltre ai minatori, la popolazione di queste cittadine brulicanti, basate completamente sulla ricerca dell'oro, era composta da intrattenitori, quali per esempio gestori di pub, prostitute, truffatori e manutentori. Come potete immaginare, mantenere la legge e l'ordine in queste realtà era molto difficile, tanto che è riportato che il governatore britannico inviò soldati sia per imporre con la loro presenza una parvenza di ordine, sia per far pagare le tasse a queste cittadine brulicanti. A seguito di ciò, ci furono anche violente proteste, come quelle di Eureka nel 1854. E' importante sottolineare che la ricchezza generata dal ritrovamento di ingenti quantità di oro portarono grandi investimenti a Melbourne e Sydney, le quali crebbero in dimensione e modernità in poco tempo.
Lo sapevi che ci sono dei batteri che riescono con la loro attività microbica a formare grandi pepite d'oro? Nel video approfondisco questo interessante argomento!
La corsa all'oro in Australia in Victoria
La corsa all'oro in Victoria iniziò il 15 maggio 1851 nella zona del fiume Macquarie. Edward Hargraves fu il primo a notare la presenza del prezioso metallo in questa area. Infatti, reduce dall'avventura in California, era convinto che vi fossero dei depositi d'oro nella zona del New South Wales e non si sbagliò! Bisogna dire che i primi racconti sulle sue scoperte vennero presi come le farneticazioni di un pazzo ma non appena iniziò a spargersi la voce che l'oro c'era, ed anche in quantità economiche, l'area del Victoria vide crescere vorticosamente la popolazione e nascere intere città proprio nelle vicinanze dei "gold-fields", cioè delle aree ricche d'oro. Fino a quel momento l'Australia era stata spettatrice durante la corsa all'oro californiana e durante quella del Klondike, ma all'improvviso arrivò sulle bocche di tutti.
La grande corsa all'oro in Australia seguì le orme di quella americana. Fu un breve lasso di tempo in cui pochi si arricchirono e moltissime furono le vittime collaterali.
The golden triangle: l'Eldorado australiano
Le città simbolo dell'ElDorado australiano o meglio del "triangolo d'oro" diventarono in breve: Ballarat, Bendigo e Yackandandah. In questi luoghi, si possono ancora oggi vedere e visitare attrazioni turistiche sopravvissute al tempo, le quali testimoniano il passato storico minerario di queste zone. La corsa all'oro in Australia non solo portò ricchezza, ma fu anche un importante trampolino di lancio economico per il continente intero.
Luca Calabrese (Lucakiss70 su Youtube) è un cercatore d'oro che ha cercato e trovato innumerevoli pepite d'oro in Australia. Conosciamolo insieme in questa intervista. Ci parlerà della sua esperienza nei pressi di Ballarat (Victoria).
La ricerca dell'oro in età moderna: GOLD RUSH
Successivamente alla scoperta dei giacimenti d'oro in Australia nel 1851, ne furono scoperti molti altri e oggi si pensa che furono estratte più di 2.500 tonnellate d'oro. Recentemente l'agenzia governativa GeoScience Victoria, si è occupata della mappatura della regione, scoprendo che il sottosuolo del Victoria ospita ancora altre 500 tonnellate d'oro (di un valore di circa 20 miliardi di dollari oggi). E' evidente come la ricerca dell'oro sia ancora un'attività economicamente vantaggiosa, soprattutto nei paraggi delle principali località aurifere in Victoria e Western Australia. Si tratta di amatori e semiprofessionisti che spendono le loro ferie per cercare le pepite d'oro con il Metal Detector, oppure di realtà familiari che basano la loro sussistenza e business sulla ricerca dell'oro o su concessioni minerarie. Talvolta vi sono grandi multinazionali che gestiscono enormi miniere a cielo aperto.
Ecco la seconda parte dell'intervista a Luca Calabrese, ci parlerà della sua esperienza come cercatore d'oro in Italia.
Le più grandi pepite d'oro trovate in Australia finora
Nell'immagine sotto, sono riportate solo alcune delle più grandi scoperte storiche australiane. Nel mondo sono state ritrovate pepite d’oro impressionanti in termini di dimensioni e di valore, alcune delle quali sono state fuse per farne lingotti (es. Welcome Stranger). In questo esempio, ho voluto riportare quelle più importanti dal punto di vista del territorio australiano. La scala di riferimento aiuta a comprendere quanto siano grandi questi campioni. Si noti che molte di queste pepite sono presenti solo più come “riproduzioni fedeli” perchè sono state fuse e rivendute ai tempi.
Da sinistra verso destra: “Welcome Stranger” 5/2/1869 Moliagul (Victoria), 72 g; “The Welcome” 9/6/1858 Ballarat (Victoria), 68,2 kg; “The Hand of Faith” 26/8/1980, Kingower (Victoria), 27,2 kg; “The Poseidon” 18/12/1906, Tarnagulla (Victoria), 29,6 kg; “Normandy Nugget” 1995, Kalgoorlie (Western Australia), 25,5 kg; “The Kum Tow” 17/4/1871, Kangderaar (Victoria), 22,5 kg; “Latrobe Nugget” 1/5/1853, Mount Mclvor (Victoria), 0,7 kg.
L’Italia e l’Australia hanno differenze geologiche e giacimentologiche notevoli. Noi abbiamo le Alpi, gli Appennini, cioè catene montuose “recenti” e tendenzialmente povere di depositi d’oro importanti ed estesi (con alcune locali eccezioni). L’Australia invece è un continente molto esteso (conterrebbe interamente l’Europa nei suoi confini), possiede rocce anche molto vecchie (Cambriano - Paleozoico) ed è una terra ricca di giacimenti ancora oggi sfruttati! Importando nel nostro paese le loro tecniche possiamo rendere molto efficaci le nostre ricerche e forse, avendo un pizzico di fortuna, diventare famosi nel mondo per qualche importante ritrovamento.
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