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L'estrazione dell'oro a scala industriale: Parker Schnabel e l'oro dello Yukon su Discovery Channel

Tempo di lettura (7 minuti)

Che cosa imparerai in questo articolo

  1. La Pianura Padana è un esteso deposito aurifero, è ricco quanto lo Yukon?

  2. Quasi ogni fiume presenta tracce di pagliuzze d'oro lungo il suo greto ma abbastanza per trarne profitto?

  3. Elvo, Orco, Ticino, Orba sono solo alcuni dei più ricchi fiumi auriferi piemontesi.

Le serie tv sull'oro che si possono trovare tramite Discovery Channel (es. La febbre dell'oro) e DMAX (es. I pionieri dell'oro) sono esempi di come vengono condotte le operazioni minerarie all'estero nel campo dell'estrazione dell'oro dai placer alluvionali. In Italia abbiamo estese aree che potrebbero essere frutto di coltivazione consapevole, ecosostenibile e che porterebbero proventi anche alle amministrazioni locali. Analizziamo ora alcuni pro e contro di questa osservazione, rispetto alle cave nello Yukon ed i loro impianti di lavaggio.


L'estrazione dell'oro a scala industriale in Italia

Negli USA ed in Canada vengono coltivati mediamente giacimenti con 100-200 milligrammi d’oro per metro cubo di sedimento alluvionale. Si tratta, in generale, di estesi giacimenti che possono essere coltivati con l’impiego di moderne attrezzature ed impianti di lavaggio che lavorano fino a parecchie migliaia di metri cubi al giorno (anche fino a 200 metri cubi all'ora). Nella Pianura Padana esistono ampie zone con tenori maggiori di quelli coltivati negli USA e Yukon. A causa della diffusa urbanizzazione e della lenta burocrazia, risulta spesso antieconomico o impossibile mettere in attività miniere estese qui in Italia però.

È però da notare che esistono aree poco urbanizzate dove si potrebbe avviare un’attività economica ma la sua estensione rimarrebbe un fattore importante e limitante per una positiva valutazione del deposito. Sono da valutare anche i costi di estrazione di altri minerali economici, ritrovabili nel concentrato oltre all’oro. Parlando di punte aurifere invece, la loro coltivazione in alveo è tendenzialmente antieconomica per la sporadicità degli arricchimenti validi e la loro limitata estensione.


Le realtà amatoriali e semiprofessionali in Italia sulla ricerca dell'oro

È inoltre importante sottolineare come al momento le attività amatoriali non abbiano accesso all’utilizzo legale di apparati sofisticati o motorizzati, quindi non è possibile dragare i fondali dei corsi d’acqua in Piemonte. Zone interessanti, per quanto riguarda la ricerca, sono presenti lungo gli antichi terrazzamenti postglaciali. Le concentrazioni d’oro sono spesso ritrovate associate a concentrazioni di magnetite, le quali potrebbero essere agevolmente localizzate con l’ausilio del magnetometro senza alcun sondaggio secondo le osservazioni del geologo Pipino Giuseppe.


Dove converrebbe aprire una cava per cercare l'oro in Piemonte

Per quanto riguarda il dove cercare l'oro, vaste aree produttive sono state localizzate nella zona del Canavese, tra l’Orco e la Dora, dove sono stati riconosciuti tenori di circa 400 milligrammi per metro cubo considerando profondità di 6 metri e mezzo; la Dora Morta ed il fiume Elvo, ove si hanno tenori di oltre 300 mg a metro cubo; sulla destra del Ticino, tra Pombia ed Oleggio, con tenori superiori ai 300 mg a metro cubo; ed inoltre sulle sponde dell’Adda, tra Trezzo e Cassano, e dell’Orba, tra Rocca Grimalda e Predosa, ove si hanno tenori analoghi e talvolta maggiori (Pipino, 1984).



L'oro in Italia è presente lungo i principali fiumi piemontesi ma non solo. In questa puntata, ho fatto una escursione sul Ticino alla ricerca dell'oro.

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