top of page

La giada giadeite piemontese: abbiamo un tesoro in Piemonte. Impariamo a riconoscerla assieme!

Tempo di lettura (5 minuti)

Che cosa imparerai in questo articolo

  1. Nei fiumi in Piemonte si trovano ciottoli di grande valori, chiamati anche "giade";

  2. La giada è un materiale roccioso molto richiesto in Cina;

  3. La giada italiana può diventare una risorsa di valore per la gioielleria locale a chilometro zero e made in Italy.

Quando iniziai a cercare l'oro diversi anni fa avevo già l'abitudine di cercare tra le diverse pietre presenti lungo l'alveo dei torrenti in cui passeggiavo, quelle con i colori più particolari e variegati. Dovete anche sapere che sono un amante del dettaglio e coltivo anche altri hobby come la pittura di modellini in scala e miniature in genere. In sostanza, ho "l'occhio per il particolare" e più di una volta nelle mie sessioni di ricerca di minerali, ho iniziato a fare ricerca nei torrenti.


Perché conviene fare ricerca negli alvei dei torrenti in Piemonte

La risposta è alquanto semplice: i torrenti sono dei naturali collettori, cioè ospitano quasi tutte le rocce che affiorano a monte lungo le montagne e che grazie all'azione delle piene trasportano a valle. Logicamente, alcune pietre resistono meglio all'erosione di altre. Infatti, dovete pensare che durante i grandi temporali o alluvioni i ciottoli nell'alveo si muovono e cozzano gli uni contro gli altri. I minerali fragili tendono a frammentarsi e le rocce composte da questi semplicemente diventeranno via via più minute, fino ad essere solo più sabbia. Questo è il destino di quasi tutte le rocce tanto che ci si allontana dalle Alpi. Invece, alcune rocce sono molto resistenti all'erosione e sono anche pesanti! Queste tenderanno a conservarsi negli alvei e talvolta addirittura a concentrarvisi. Questo è il caso della giada piemontese!




Ecco un esempio di un ciottolo composto da zoisite rosa e pirosseno verde acqua trovato da Matteo Oberto Prospector.





Composizione chimica e significato geologico

La giadeite è un minerale con una radice spagnola nel proprio termine (pedra de ijada), cioè "pietra del fianco". Infatti si pensava che avesse un potere benefico una volta posizionata sui lombi e sui reni. Per quanto riguarda la mineralogia, la giadeite è un minerale facente parte la famiglia dei pirosseni alcalini con la "sorella" egirina, con la quale è in grado di formare soluzioni solide. Si dice "soluzione solida" quando il minerale indagato non è formato dal 100% di giadeite o dal 100% di egirina ma magari dal 60% di giadeite e dal 40% di egirina. La giadeite è un minerale importante nel contesto metamorfico, per esempio:

Giadeite + acqua -> glaucofane; glaucofane + granato = eclogite


Non sapete che cosa sono le eclogiti? Sono rocce che si sono formate ad estreme pressioni e temperature e a grandi profondità nella crosta terrestre. Spesso si trovano nelle cosiddette ofioliti. Quindi come potete capire, la giadeite non è poi un minerale tanto raro nel contesto geologico eppure è difficile trovarlo in quantità e qualità interessanti. La giadeite è caratterizzata da sfumature bianco-verdastre uniformi o a macchie. Ha una lucentezza grassa, un aspetto lucido ed è un minerale alquanto apprezzato dai popoli orientali. In Italia si trova nei fiumi che erodono le ofioliti, cioè antiche rocce oceaniche, metamorfosate a causa della formazione delle Alpi (significa che questi antichi fondali oceanici sono stati portati a decine di chilometri di profondità dove sono stati ampiamente deformati e quindi riportati in superficie).


Sopra abbiamo un esempio di metagabbro, una roccia di origine metamorfica composta da albite bianca e pirosseno smaragditico ricco in cromo, elemento chimico che conferisce il verde pistacchio. Questo è un materiale interessante per farne cabochon e contiene una percentuale di giadeite. Indica la presenza potenziale di giade nei paraggi essendo una roccia indicatrice.


L'aspetto che più apprezzo della giadeite piemontese è il suo colore verde con sfumature verso l'azzurro acqua. Il minerale rosa è la zoisite. Questo campione rientra nella cosiddetta giada giadeite piemontese.


Gioielleria a chilometro zero made in Italy

Dal punto di vista economico non vi sono estesi giacimenti in montagna o in pianura tali al momento attuale da poter sfruttare questa risorsa con tanto di permessi di estrazione mineraria. In ogni caso, i rari ciottoli presenti nei fiumi piemontesi possono offrire dei campioni lavorabili con strumenti alquanto semplici da usare, quali mole diamantate e lapidelli, utilizzabili anche dagli amatori interessati.

Il materiale di maggiore qualità si presenta con la giadeite di un colore verdognolo-azzurrino a grana medio-fine. Inoltre, la zoisite è spesso assente ma associata ai campioni trovati nelle porzioni meno di valore e quindi rimosse. Continua ad essere presente il pirosseno cromifero, probabilmente relitto della roccia originaria; campione tagliato e lucidato da Romana M.


Prime impressioni

Continuo a pensare che non vi sia solo la giadeite come minerale piemontese con interessanti potenzialità nell'applicazione al settore di lusso di locale. Continuerò nelle mie ricerche e prospezioni ad approfondire la presenza anche di altre rocce con colorazioni o strutture particolari, le quali una volta tagliate, sbozzate e levigate non saranno solo "belle" esteticamente ma anche di valore. Vi terrò aggiornati!

Post recenti

Mostra tutti

Comments


Commenting has been turned off.
bottom of page