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Rock-polishing: come lucidare le pietre trovate al fiume

Tempo di lettura (4 minuti)

Che cosa imparerai in questo articolo

  1. I greti dei fiumi italiani sono costituiti da ciottoli, alcuni dei quali possono essere di valore.

  2. La ricerca dei ciottoli sta subendo in Italia un forte incremento, anche a seguito della valorizzazione sul mercato di queste rocce per farne gemme lavorate;

  3. Come conviene trasformare il ciottolo in gemma: le principali tecniche.

  4. BONUS: la ricerca della giada del Monviso

In questo articolo, parleremo di alcuni aspetti che rendono la pratica del "rock-polishing" assai interessante per gli amatori e professionisti. Infatti, lungo i fiumi italiani si possono trovare in quantità ciottoli colorati. Il loro colore e la correlata struttura sono intimamente legati al tipo di roccia con cui avete a che fare, al loro contenuto minerale ed ai processi geologici che hanno subito. Per esempio, in Piemonte la prospezione fluviale si concentra nella ricerca dei metalli preziosi, tra cui l'oro fa da padrone, ma è importante essere curiosi della potenziale presenza di gemme e pietre preziose nei sedimenti alluvionali, come ad esempio di granato rosso, giada verde e zaffiri azzurri.

In questa videolezione, approfondisco le mie attrezzature con le quali riesco a tagliare i campioni rocciosi, lavorarli e lucidarli.


In questo contesto di ricerca, l'obiettivo è quello di ritrovare ciottoli colorati, tendenzialmente caratterizzati da un colore intenso e piacevole alla vista. Ovviamente è molto soggettivo e direttamente correlato al potenziale mercato, uno volesse vendere in futuro questi campioni. Lungo i fiumi alpini, sono frequenti i ciottoli dominati da un colore verdognolo-nerastro. Alcuni esempi possono essere le serpentiniti, i metagabbri e le prasiniti. Le varietà più scure e bluastre sono tipicamente delle anfiboliti invece. Lungo gli appennini, interessanti sono le varietà di diaspri, i quali si trovano di colore variabile dal rosso al beige, fino al nero cupo. Tutte queste rocce, una volta raccolte, cernite, segate e lucidate possono essere fonte non solo di campioni da collezione, ma anche di materiale per gioielli stessi.

Immaginate quanti ciottoli potete osservare in una giornata al fiume. Nelle ghiaie si possono trovare minerali grezzi da sfaccettare mentre tra i ciottoli si possono trovare materiali da farne fette rocciose, chiamate anche "rock-slabs".


Le gemme preziose in Italia: come funziona un fiume

I fiumi sono dei naturali collettori, cioè lungo l'alveo caratterizzato dalla presenza di ciottoli, potreste trovare rocce che provengono da monte, distanti chilometri dalla loro area sorgente, dove affiorano. In questo contesto, i fiumi sono anche naturali concentratori. Quindi, grazie alle piene idriche, l'acqua seleziona i ciottoli più duri e resistenti e nel tempo li concentra in alcune sponde fluviali e non in altre. Queste due caratteristiche sono fondamentali per il prospettore, colui il quale è dedito a questo tipo di esplorazione mineraria per lavoro, il quale senza dover fare ricerca lungo i versanti montani, può trovare un vastissimo campionario già nel letto del torrente indagato. In alternativa, risalendo il corso d'acqua è plausibile e probabile trovare il giacimento da cui derivano le rocce ricercate. Inoltre, il cercatore d'oro spesso cerca il metallo prezioso in località in cui si depositano proprio rocce tendenzialmente più dense e resistenti della media! Queste peculiarità rendono la ricerca di metalli preziosi e gemme, una pratica ricca di soddisfazioni.


Una volta raccolti i campioni rocciosi il loro destino si può suddividere in tre opzioni principali:


Rock-slabbing: tagliare le pietre per farne fette

Nel rock-slabbing, la roccia viene tagliata a fette e queste vengono successivamente lucidate. Possono avere svariate forme ed utilizzi (fermacarte per esempio o centro-tavola, collezionismo, etc.);

Un'alternativa valida ed economica è quella di vendere direttamente le fette con uno spessore di circa 2 centimetri a chi effettuerà la lavorazione.

Cabochon: gemme a duomo o sculture

Le gemme opache e non trasparenti raccolte nel setaccio possono diventare dei fantastici cabochon. Sono pietre preziose con un taglio tipicamente ovale a duomo oppure circolare e sono lucidate solo nella porzione visibile;

Dalle fette eseguite nel "rock-slabbing", si possono ricavare oggetti scolpiti nella pietra, quale per esempio questo medaglione a lato, tagliato in giada piemontese dallo scultore Matteo Romana.



Perchè usare il setaccio per osservare le rocce (tecnica chiamata "gem sieving")

Lungo le "punte aurifere", le pagliuzze d'oro non sono visibili ad occhio nudo nei sedimenti alluvionali. Si necessita del preventivo lavaggio dei sedimenti auriferi per mezzo di un piatto per esempio e di acqua pulita. Il setaccio è uno strumento fondamentale per ridurre le quantità di sedimento lavorato e successivamente lo sforzo nel lavaggio. Tendenzialmente, le gemme preziose si possono ritrovare nel setaccio, soprattutto nelle posizioni più profonde dei sedimenti. Ecco perché conviene scartare il setacciato non a caso! Bensì conviene capovolgere in un colpo solo, il contenuto del setaccio ed osservare i sedimenti capovolti dove ci aspettiamo esserci i minerali più densi e pesanti. Fondamentale è setacciare con l'ausilio di acqua, in modo da osservare al meglio i ciottolini presenti per i loro cromatismi.

In questa videolezione, vi spiego tutto ciò che c'è da sapere sulla setacciatura delle ghiaie colorate, facendovi un tutorial passo a passo della ricerca da condurre.


Faceted gem: le gemme sfaccettate

Le gemme trasparenti ritrovate nei setacci pesano da pochi carati a diversi grammi e se trasparenti potrebbero essere lavorate alla sfaccettatrice, producendo delle fantastiche pietre preziose utili ad essere incastonate su gioielli! Il minerale di partenza in questo caso è fondamentale sia almeno in parte trasparente ed associato ad un bel colore, non troppo saturo o intenso. L'obiettivo è quello di osservare dalla porzione superiore, detta "corona", le faccette del "padiglione"; la parte inferiore. Le gemme sfaccettate spesso hanno un valore economico maggiore delle controparti analizzate prima ma è solo una linea guida.


BONUS: la giada del Monviso

Alcuni campioni rocciosi come questa giada piemontese, sono considerati "campioni a mano". In questo caso, il loro destino è il rock-slabbing. In poche parole, vengono campionati e per mezzo di una taglierina a disco diamantato con l'ausilio di acqua pulita per eseguirne delle fette. Il campione roccioso quindi viene segato alla taglierina lungo gli angoli in modo da non svalutarne la sua complessività ed osservarne i cromatismi e struttura interna facilmente.

La superficie esterna spesso presenta difetti ed alterazioni invece, non è indicativa dell'aspetto interno del ciottolo.

I minerali tipicamente sono disposti a formare una peculiare struttura. Conviene sempre nei primi tagli "saggiare" il ciottolo in diverse direzioni per capire quale possa presentare il "disegno" (detto anche "pattern") più aggradante ed interessante per le successive fette o "slab".

Nella fotografia a lato potete vedere il risultato del rock-slabbing di un ciottolo di giada piemontese. Il minerale più interessante e degno di nota è il pirosseno di colore verde-menta, chiamato "onfacite" il quale però è circondato da minerali di minor valore (epidoto verde pistacchio, zoisite rosa e pirite alterata marroncina). Le rocce segate sono tendenzialmente opache (come l'angolo in alto a destra della fetta sopra), mentre diventano lucide una volta che le superfici sono inumidite. La lucidatura è importante in quando ottiene un permanente effetto umido sulla superficie scelta (come la fetta sopra a sinistra).


Rispetto a lucidare un minerale unico, lucidare delle fette composte da diversi minerali è sempre un compromesso. Infatti, i diversi minerali rispondono in maniera differente alla lucidatura ed alle polveri abrasive utilizzate, tendenzialmente lasciando alcune porzioni poco lucide ed altre invece a specchio.



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